Il corso ha cessato la validità ECM alle ore 24 del 13 aprile
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Riconosce espressamente che l’attività formativa realizzata attraverso il corso è finalizzata esclusivamente allo sviluppo delle conoscenze scientifiche e delle competenze tecnico professionali in ambito sanitario ed è, pertanto,
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L’approccio clinico ai fattori di rischio e alle malattie cardiovascolari costituisce un impegno costante nella pratica clinica quotidiana. Tuttavia, nonostante gli sforzi della classe medica e delle società scientifiche dedicate, la patologia cardiovascolare resta la prima causa di mortalità e morbidità a livello mondiale, con costi sociali enormi per il nostro sistema sanitario. Basti pensare che ad esempio l’ipertensione arteriosa è responsabile nel mondo di circa 7 milioni di morti e del 4.5% della morbilità globale. Anche se il trattamento dell’ipertensione arteriosa riduce questo rischio, la percentuale di pazienti ipertesi che hanno valori di pressione arteriosa controllati in modo efficace (<140-90 mmHg) è veramente limitata, con percentuali che variano in Italia tra il 9.5% e 24%. Tutto questo deve far riflettere su come utilizzare al meglio le possibilità terapeutiche che abbiamo a disposizione sia per quanto riguarda l’efficacia terapeutica, ma sia anche per quanto riguarda la sostenibilità economica.
L’ipertensione arteriosa è considerata uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare, responsabile nel mondo di circa 7 milioni di morti e del 4.5% della morbilità globale. Anche se il trattamento dell’ipertensione arteriosa riduce questo rischio, la percentuale di pazienti ipertesi che hanno valori di pressione arteriosa (PA) controllati in modo efficace (<140-90 mmhg) è veramente limitata, con percentuali che variano in italia tra il 9.5% e 24%. I motivi di questo inefficace controllo dell’ipertensione sono attribuibili sia alla mancata diagnosi che al non trattamento o al trattamento non efficace dei pazienti ipertesi.
LEZIONE 1 Appropriatezza significa risparmio economico o migliore qualità clinica? Un esempio dalla Nota 13 Prof. S.Taddei
LEZIONE 2 I nuovi anticoagulanti orali: è appropriato abbandonare i dicumarolici? Prof. G. Agnelli
LEZIONE 3 Rischio di morte improvvisa nel post-infarto: perché è appropriato utilizzare i PUFA n-3? Prof. R. De Caterina
LEZIONE 4 Trattamento delle dislipidemie nel paziente nefropatico: è appropriato utilizzare la Nota 13? Dott. S. Bianchi
LEZIONE 5 E’ appropriato trattare l’ipertrigliceridemia? Dott. L. Ghiadoni
LEZIONE 6 L'applicazione delle Linee Guida garantisce l'appropriatezza? Prof. S. Taddei
LEZIONE 7 Quando la farmacoeconomia è un aspetto fondamentale dell’appropriatezza Prof. L. Degli Esposti
La verifica di apprendimento avverrà tramite la somministrazione di un test con domande a risposta multipla e a doppia randomizzazione.
L'esito della prova sarà visualizzato immediatamente a fine compilazione. In caso negativo il partecipante riceverà un suggerimento circa la lezione da riconsultare. Quindi potrà ricompilare il questionario fino al superamento dello stesso. Il livello minimo di risposte esatte richiesto è pari ad almeno il 75% dei quesiti complessivamente proposti, come previsto dal regolamento ECM.
Scheda di valutazione (compilazione obbligatoria), spazio per la segnalazione di suggerimenti e commenti anonimi.
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