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Lavoro e salute mentale:
Le cooperative per la riabilitazione
Arezzo - Auditorium “A. Pieraccini” Ospedale S. Donato, 12 Gennaio 2018
(Corso concluso)

Corso in partnership con:
Centro "F. Basaglia" Associazione Onlus Arezzo
ID Provider 182 - Standard
Ragione Sociale DATRE S.r.l.
In associazione con Centro "F. Basaglia" Associazione Onlus Arezzo
Dichiarazione di responsabilità

DATRE è responsabile della realizzazione del corso, della qualità scientifica e didattica e dell’integrità etica del contenuto formativo del corso stesso.
Riconosce espressamente che l’attività formativa realizzata attraverso il corso è finalizzata esclusivamente allo sviluppo delle conoscenze scientifiche e delle competenze tecnico professionali in ambito sanitario ed è, pertanto, obiettiva ed indipendente da interessi commerciali.

Evento n. 213258
Edizione n. 1
Titolo Lavoro e salute mentale:
Data accreditamento 12 Gennaio 2018
Crediti conseguibili entro il 12 Gennaio 2018
Destinatari (qualifica/disciplina)
  • Educatore professionale / Educatore professionale (Base)
  • Infermiere / Infermiere (Base)
  • Logopedista / Logopedista (Base)
  • Medico chirurgo / Allergologia ed immunologia clinica (Equipollente)
  • Medico chirurgo / Angiologia (Equipollente)
  • Medico chirurgo / Cardiologia (Equipollente)
  • Medico chirurgo / Chirurgia generale (Equipollente)
  • Medico chirurgo / Ematologia (Equipollente)
  • Medico chirurgo / Gastroenterologia (Equipollente)
  • Medico chirurgo / Genetica medica (Equipollente)
  • Medico chirurgo / Geriatria (Equipollente)
  • Medico chirurgo / Malattie dell'apparato respiratorio (Equipollente)
  • Medico chirurgo / Malattie infettive (Equipollente)
  • Medico chirurgo / Malattie metaboliche e diabetologia (Equipollente)
  • Medico chirurgo / Medicina dello sport (Equipollente)
  • Medico chirurgo / Medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza (Equipollente)
  • Medico chirurgo / Medicina generale (medici di famiglia) (Base)
  • Medico chirurgo / Medicina interna (Base)
  • Medico chirurgo / Neurofisiopatologia (Equipollente)
  • Medico chirurgo / Neurologia (Equipollente)
  • Medico chirurgo / Neuropsichiatria infantile (Base)
  • Medico chirurgo / Oncologia (Equipollente)
  • Medico chirurgo / Ortopedia e traumatologia (Equipollente)
  • Medico chirurgo / Psichiatria (Base)
  • Medico chirurgo / Psicoterapia (Base)
  • Medico chirurgo / Scienza dell'alimentazione e dietetica (Equipollente)
  • Tecnico della riabilitazione psichiatrica / Tecnico della riabilitazione psichiatrica (Base)
  • Terapista occupazionale / Terapista occupazionale (Base)
N. di partecipanti accreditabili 70
Durata dell'attività formativa 6 ore
Crediti assegnati 6.3
Quota di partecipazione gratis
Responsabile Scientifico Dr. Bondioli Cesare
Razionale Scientifico

Nelle pratiche riabilitative psichiatriche il lavoro ha sempre rivestito un ruolo centrale.

Non è il caso di soffermarsi sull’ergoterapia che veniva praticata nella maggior parte dei manicomi “moderni”: il suo ruolo di sfruttamento e di intrattenimento (analogo a quello di tutte le altre “riabilitazioni” declinate nel chiuso delle mura manicomiali) sono stati denunciati dalle pratiche di deistituzionalizzazione fin dagli anni’70 e dovrebbero essere oggi patrimonio condiviso per cui non è più possibile pensare ad un intervento riabilitativo che non sia “ricostruzione della piena cittadinanza del paziente psichiatrico: restituzione dei suoi diritti formali e costruzione affettiva, relazionale, materiale, abitativa, produttiva dei suoi diritti sostanziali” (B. Saraceno).

Negli anni della chiusura dei manicomi, nella dimensione territoriale del lavoro psichiatrico che andava strutturandosi, un ruolo importante è stato ricoperto dal terzo settore e dalle cooperative in particolare (specie, ma non esclusivamente, di tipo B): per molti ex lungo-degenti sono state l’occasione per essere introdotti nel mondo del lavoro “vero” con un approccio flessibile modulato sulle loro capacità e difficoltà; analoghe considerazioni si possono fare per quegli utenti, senza passato istituzionale ma non “competitivi” sul mercato del lavoro, con cui i servizi iniziavano a confrontarsi.

All’inizio del lavoro dei Servizi, con la pratica della “presa in carico” del paziente e dei suoi bisogni anche di ordine sociale, il collegamento tra questi e le altre agenzie del territorio era molto stretto ma nel corso degli anni, la crisi del welfare, l’aziendalizzazione, la prevalenza di logiche di mercato, hanno investito anche la salute mentale con l’effetto,

all’interno della maggior parte dei servizi psichiatrici, dell’affermazione di una cultura e di una operatività di tipo clinico-ambulatoriale con una progressiva delega al terzo settore di tutte quelle attività che non rientravano in questa visione.

La perdita di un approccio unitario ai bisogni di salute ha così contribuito alla riproduzione di pratiche neo-istituzionali e cronicizzanti e, in molti casi, specificatamente nell’ambito riabilitativo e lavorativo, si sono riprodotte logiche di neo-intrattenimento che hanno investito anche l’attività delle cooperative.

Ovviamente questa deriva non riguarda tutte le esperienze e il seminario vuole appunto evidenziare queste differenze.

Gli interventi previsti, affidati a relatori di vasta esperienza in campo riabilitativo e nello specifico rapporto con le cooperative, coprono gli aspetti generali del problema: dalla ridefinizione del concetto di riabilitazione nell’attuale contesto sanitario, sociale ed economico (Cardamone); ai bisogni formativi degli operatori delle cooperative che hanno soci e inserimenti provenienti dall’area della salute mentale (Ricci); alla valutazione degli esiti dei programmi riabilitativi (Magnani). Accanto a questi interventi, affidati ad operatori di servizi di salute mentale, altri interventi sono affidati a Responsabili di cooperative sull’attuale collocazione del movimento cooperativo (Peruzzi), sui riferimenti normativi e sullo stato dell’arte nella realtà della Regione Toscana (Fragola, Menicatti, Gallo)

Nella seconda parte del seminario verranno presentate esperienze di buone pratiche, sia dei servizi che del terzo settore, che hanno consentito di passare dalla cura della malattia alla produzione di salute: questi interventi  descriveranno il complesso intreccio di rapporti tra sanità, area del sociale e imprenditorialità, che un progetto riabilitativo/lavorativo comporta.

Queste relazioni sono affidate alle stesse cooperative direttamente impegnate sul campo con diverse professionalità impegnate.

Obiettivi Formativi
  • Ridefinizione del concetto di riabilitazione nell’attuale contesto sanitario, sociale ed economico
  • Valutazione degli esiti dei programmi riabilitativi
  • Attuale collocazione del movimento cooperativo
  • Riferimenti normativi e stato dell’arte nella realtà della regione Toscana
  • Esperienze di buone pratiche, sia dei servizi che del terzo settore, che hanno consentito di passare dalla cura della malattia alla produzione di salute
Obiettivo Nazionale di riferimento
Fragilità (minori, anziani, tossicodipendenti, salute mentale) tutela degli aspetti assistenziali e socio-assistenziali.
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